mercoledì 22 settembre 2010

la pittura "en plein air"



Nella seconda metà dell' Ottocento a Parigi un gruppo di artisti era solito a ritrovarsi per parlare di arte. Tra questi: Claude Monet, Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Cezanne, Camille Pissarro e altri. Venivano disprezzati dal pubblico per la loro idea di “arte”; lavoravano all'aria aperta, cioè “en plein air”. Loro volevano catturare la realtà mutevole, per questo resero più veloce la loro tecnica esecutiva. Dipingevano con rapide pennellate di colore puro direttamente sulla tela. Inizialmente il pubblico non li capiva e i critici chiamarono la loro pittura “impressionista”. Questi artisti continuarono a lavorare finchè la loro esperienza non venne riconosciuta da tutti come il più importante movimento dell'arte moderna.
Dipingevano molto all'aperto grazie anche l'invenzione dei colori in tubetto prodotti dalle nuove industrie chimiche. In precedenza i pittori stavano all'aria aperta solo per preparare alcuni schizzi utili poi nei loro atelier dove il quadro prendeva forma. Solo ora un quadro poteva nascere ed essere completato all'aperto e diventare un quadro esposto nelle gallerie, cosa fino ad ora impensabile.

I papaveri
Nello splendido scenario di Argenteuil, Monet dipinge la natura. Il pittore si è trasferito nella cittadina sulla Senna nel 1871 ed è rimasto affascinato da quei luoghi: studia le mobilità delle acque e della luce, ma è anche colpito dalla vivacità cromatica e dal'energia di quei campi pieni di fiori. Papaveri, iris, gladioli e glicini fino alla serie di ninfee.
Negli anni trascorsi ad Argenteuil, Monet dipinge frequentemente sua moglie Camille Doncieux.
La scena è costruita seguendo un impianto molto semplice, ma l'interesse di Monet si concentra sul colore dei papaveri che danno una forte tonalità a tutto l'impianto. Camille e Jean sono per Monet parte della natura; diversamente da Renoir, che fa vibrare la tela di infinite variazioni luminose e cromatiche, senza mai fondere il soggetto e la realtà circostante. I protagonisti del quadro sono i papaveri e la sensazione è proprio quella descritta da Huysmans nel 1883: “un campo di papaveri fiammeggiante sotto il cielo pallido”.

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